Su Nuraxi, la destinazione più scelta in Sardegna
Il sito patrimonio UNESCO conferma la crescita del turismo archeologico in Regione, grazie alle ottime iniziative di questa stagione
Il caso di Barumini è l’esempio concreto di come si può creare valore partendo da delle iniziative culturali di rilievo. Perché alla fine, in un modo o nell’altro, i risultati arrivano. La Fondazione con l’area archeologica Su Nuraxi ha registrato degli ottimi risultati in termini di presenze, in una stagione come quella estiva che ha generato una lenta ripresa, nonostante ci fossero ancora diverse restrizioni per limitare la diffusione del covid. Eppure la Sardegna si è difesa bene, e non solo nelle località balneari. Il sito patrimonio Unesco è stato una delle destinazioni più ricercate dai turisti che sono venuti in regione, marcando ancora di più quanto anche la cultura abbia davvero voce in capitolo nell’offerta turistica complessiva in Sardegna.
I dati
Nel trimestre che va da. giugno ad agosto, Su Nuraxi ha ottenuto circa 26.500 mila presenze, aumentando di11mila ingressi in rapporto allo scorso anno. Sono dati impressionanti, considerando anche i numeri delle passate stagioni, dove si è raggiunto il 65% di presenze rispetto al 2019, quando ci si trovava in un periodo di normalità. «Si tratta – afferma il presidente della Fondazione Barumini sistema cultura, Emanuele Lilliu – di numeri incoraggianti e che ci fanno ben sperare che la ripresa sia finalmente arrivata e ci auguriamo possa consolidarsi nel proseguo della stagione e nel prossimo futuro, un traguardo importante dopo le grandi difficoltà passate che non hanno, comunque, interrotto il grande lavoro della Fondazione per rendere l’offerta ancora più integrata e per attivare nuovi eventi e percorsi in grado di sostenere la ripresa del turismo in Sardegna e nei nostri siti».
Le attività
A influire sono state diverse attività portate avanti dalla Fondazione. A cominciare da Humanum. Sardegna e Campania, da Su Nuraxi a Pompei, una mostra nata nata dal supporto della Fondazione Barumini Sistema Cultura, il Museo Archeologico di Napoli, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e l’Università degli Studi di Cagliari. Questi reperti storici sono arrivati direttamente da Pompei a seguito di alcuni scavi, presentati per la prima volta in un museo di spicco in Italia. Una vera esclusiva che in questo caso ha portato ben 4.600 presente, arrivando a quota 5.400 presenze complessivi se si considerano gli ingressi anche durante il mese di giugno. Da segnalare infine il successo di Casa Zapata, con una crescita considerevole di visitatori durante la stagione estiva (giugno-agosto) con 10.900 persone complessive, e un incremento di 2.500 turisti rispetto al 2020.
Riccardo Lo Re