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Stonehenge non smette di stupire: scoperto un nuovo anello di megaliti

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16/07/2020

A tre chilometri dal famoso monumento gli archeologi hanno scavato un secondo sito risalente a 4500 anni fa

La storia è fatta così: è una continua e affascinante scoperta. Nel sud dell’Inghilterra, a pochi chilometri da Salisbury, e soprattutto vicinissimo alle celebri pietre di Stonehenge, gli archeologi hanno individuato un nuovo sito di età neolitica. Si tratta ancora una volta di un anello composto da venti megaliti e risalente a un qualcosa come 4500 anni fa. Ad annunciare la nuova e straordinaria scoperta è stata la Bbc. La notizia, e non poteva essere altrimenti, ha presto fatto il giro del mondo.

Il nuovo anello di pietra è stato trovato a tre chilometri dal sito di Stonehenge, di gran lunga uno dei monumenti più famosi in assoluto e patrimonio Unesco dal 1986. Gli archeologi hanno scavato un cerchio lungo circa due chilometri formato da megaliti dalle dimensioni eccezionali: 10 metri di diametro e cinque di larghezza. Sul posto hanno operato i ricercatori delle università di St. Andrews, Birmingham, Warwick, Glasgow e del Galles. Non sembrano esserci molti dubbi sul fatto che il monumento avesse una funzione sacra. E neanche sul fatto che fosse strettamente collegato con il vicino sito di Stonehenge. Nei prossimi mesi gli archeologi continueranno a studiare l’anello, ma nel frattempo Richard Bates, docente dell’università di St. Andrews, come riporta il sito dell’Adnkronos, ha messo in risalto l’importanza di una scoperta che dà «una visione del passato che mostra una società ancora più complessa di quanto potessimo immaginare per quanto riguarda, ad esempio, la pratica dell’agricoltura durante il Neolitico». Il dottor Tim Kinnaird, della stessa università, ha spiegato che lo scavo «offre un ricco e affascinante archivio di informazioni ambientali precedentemente sconosciute. Presto saremo in grado di scrivere una storia dettagliata del paesaggio di Stonehenge 4000 anni fa».

E mentre Stonehenge non smette di regalare sorprese, il celebre sito archeologico, per via del coronavirus, al momento risulta ancora chiuso al pubblico. Tra le altre cose è per esempio saltata la tradizionale festa del solstizio d’estate che ogni anno richiamava migliaia di persone in quello che è uno dei luoghi più mistici del mondo. La festa è stata però celebrata in diretta streaming, con il rosso dell’alba che è stato trasmesso direttamente sugli schermi di smartphone e pc.

 

Dario Budroni

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