Shopping in gioielleria: Lvmh si compra anche Tiffany
La multinazionale francese ha acquistato il marchio americano per un totale di 14,7 miliardi di euro
C’è chi acquista in gioielleria e chi le gioiellerie se le compra direttamente. La notizia è di pochi giorni fa: l’americana Tiffany è stata acquistata dalla multinazionale francese Lvmh. La società con sede a Parigi, che è leader a livello mondiale nel settore dei beni di lusso, ha sborsato un qualcosa come 14,7 miliardi di euro, cioè 16,2 miliardi di dollari. Se ne parlava già da qualche tempo, ma adesso è arrivata la conferma da parte delle due società coinvolte.
Inizialmente il prezzo stabilito era di 120 dollari per azione. Poi, dopo non poche trattative, si è arrivati a quota 135 dollari, sempre per azione. Lvmh, multinazionale conglomerata, è proprietà di una infinità di marchi: da Louis Vuitton a Christian Dior, da Céline a Bulgari. Adesso è arrivato il momento di mettere le mani sull’americana Tiffany, di gran lunga una delle gioiellerie più importanti e iconiche al mondo, con un totale di trecento punti vendita sparsi in ogni angolo del pianeta.
Tiffany, fondata nel lontano 1837 a New York, conta la bellezza di 4 miliardi di ricavi all’anno. Ha da poco superato una crisi che aveva causato il crollo delle sue azioni. Il rilancio è avvenuto grazie soprattutto all’opera dell’italiano Alessandro Bogoglio, arrivato alla guida di Tiffany dopo tanti anni passati con Bulgari e Diesel. Grazie alla sua operazione Lvmh potrà diversificare ulteriormente le sue strategie negli Stati Uniti, rafforzandosi nel mercato dei gioielli extra lusso. «Abbiamo l’ambizione di far brillare questo marchio iconico con tutta la cura e la determinazione che abbiamo messo in campo per tutte le altre maison che si sono unite a noi nel corso della nostra storia» ha commentato orgoglioso Bernard Arnault, il miliardario francese che controlla Lvmh.
Dario Budroni