Le sue sculture conquistano i social: Jago in mostra a Roma
Jacopo Cardillo è uno degli scultori più potenti degli ultimi tempi. Le sue opere saranno esposte fino al 3 luglio in una mostra organizzata da Arthemisia
Conquistare oggi l’attenzione e l’ammirazione di migliaia di giovani non è certo cosa semplice. Fanno fatica perfino le grandi rockstar a stare al passo con i tempi e delle ultime tendenze, figuriamoci chi nella vita ha scelto la scultura come via di comunicazione. Eppure, Jago c’è riuscito con il suo talento e le sue meravigliose creazioni che dialogano con il passato, ma soprattutto con il presente e con tutte quelle sfaccettature che fanno parte della vita di tutti i giorni, ma anche dei grandi temi sociali. Questo scultore non è un artista qualunque: è sicuramente uno dei migliori talenti italiani in circolazione. E tra i milioni di utenti di Instagram non è certo passato inosservato, incassando la stima di tanti fan che magari ci si sono imbattuti per caso e che ora lo adorano come una vera e propria celebrità dello star system tradizionale. Fino al 3 luglio a Palazzo Bonaparte a Roma sarà possibile visitare la mostra antologica dedicata alle sue opere. Una iniziativa promossa da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio e Sky Arte.
“Mi considero un uomo e uno scultore del mio tempo spiega Jago-. Utilizzo il marmo come materiale nobile legato alla tradizione ma tratto temi fondamentali dell’epoca in cui vivo. Il legame col mondo è fortissimo. Guardo a ciò che mi circonda, gli do forma e lo condivido”. E così ogni sua opera ha una storia e una visione del mondo. Come la sua opera Excalibur, dove è rappresentato un Kalasnikov, vistoso strumento della violenza in atto conficcato nella roccia. E Jacopo Cardillo, questo il vero nome di Jago, non si nasconde di certo dietro alla sua arte per dichiarare con quest’opera il suo no deciso alla guerra. Il post di “Excalibur” pubblicato sulla sua pagina Instagram ha incassato in questi giorni l’apprezzamento di migliaia di persone, tra queste anche quello della cantante Fiorella Mannoia e le parole a corredo recitano così: ”Qui gladio ferie, gladio peri. Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada” che è poi una citazione mutuata dal Vangelo di Matteo. L’esposizione, curata da Maria Teresa Benedetti proporrà una serie di opere realizzate fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti, come Memoria di Sé ed Excalibur, fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione come Figlio Velato e Pietà, passando per creazioni meno recenti ma più di rettamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem).
Per capire la straordinarietà di questo artista e della potenza delle sue opere basti pensare che una delle sue opere, “The First Baby”, un piccolo feto scolpito nel marmo, nel 2019 è stata perfino portata nella stazione spaziale internazionale affidata alle cure del nostro astronauta Luca Parmitano. Non mancheranno di certo le sorprese in questa esposizione dal titolo Jago The Exibition. Per la prima volta in una mostra pubblica, infatti, Jago proporrà un esperimento di studio artistico lavorando proprio all’interno di palazzo Bonaparte ad una sua nuova scultura concedendosi così ancora una volta ad un rapporto diretto ed intimo con i suoi estimatori.
Davide Mosca