La grande mostra di Van Gogh a Roma
Fervono i preparativi per l’esposizione organizzata da Arthemisia che aprirà l’8 ottobre a Palazzo Bonaparte e rimarrà aperta fino al 26 marzo 2023
È sicuramente una delle mostre più attese dell’anno. Perché quando si parla di Van Gogh le emozioni corrono veloci dal passato ad oggi. Per consegnare i capolavori di un genio senza limiti temporali capace di entusiasmare anche le nuove generazioni. È per questo motivo che l’appuntamento dell’8 ottobre andrà annotato in agenda, perché segnerà l’apertura fino al 26 marzo del 2023 di una grande esposizione dedicata alle opere del Maestro olandese. Il tutto nella location esclusiva e prestigiosa di Palazzo Bonaparte a Roma. Saranno cinquanta le opere, provenienti dal museo Kröller Müller di Otterlo, che arricchiranno un percorso espositivo ed emozionale con l’obiettivo di raccontare la vicenda umana e artistica del pittore. Un’iniziativa che arriva proprio alla soglia delle celebrazioni della nascita dell’artista, il 30 marzo del 1853. Una vita tormentata quella di Van Gogh, segnato da patologie psichiatriche con attacchi di follia che gli costarono anche lunghi ricoveri in ospedali specializzati. A soli trentasette anni, il 29 luglio del 1890, pose fine alla sua esistenza con un colpo di pistola sparato nel petto nei campi di Auvers. Ma nonostante un’esistenza così travagliata il pittore ha consegnato alla storia i più bei capolavori dell’arte pittorica accompagnati da scritti meravigliosi, come le famose “Lettere” al fratello Theo Van Gogh. Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino. Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di
Van Gogh. La mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti. L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e
dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e vede come main sponsor Acea, sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac, media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Davide Mosca