Il primo storico volo di un velivolo motorizzato nell’atmosfera marziana
Sulla Terra pesa 1,8 kg, ma sul pianeta rosso ne peserà poco meno della metà. Per questo l’elicottero sperimentale Ingenuity progettato dalla NASA è un velivolo piccolo, ma tenace. Partito lo scorso 30 luglio insieme al fratello maggiore – il rover Perseverance – alla volta di Marte, il suo compito sarà quello di testare il primo volo motorizzato controllato nella sottile atmosfera marziana.
Le aspirazioni di Ingenuity sono più pionieristiche che scientifiche e si ispirano agli stessi obiettivi che si erano posti i fratelli Wright con il loro primo volo sulla superficie della Terra. A distanza di più di un secolo, il banco di prova dell’umanità non è più l’atmosfera terrestre, ma quella alieno del pianeta rosso. Proprio per questo motivo l’elicottero trasporta un pezzo di tessuto dall’ala dell’originale Wright Flyer che fece la storia nel lontano 1903.
Ingenuity tenterà fino a cinque voli di prova nell’arco di 30 giorni marziani (che corrispondono a circa 31 giorni terrestri) partendo dalla sua zona di atterraggio, il cratere Jezero. Per riuscire in questo “folle volo”, l’elicottero dovrà scontrarsi con la rigida atmosfera di Marte. Le temperature sul pianeta possono raggiungere, infatti, i -90°C, e una volta giunto a destinazione l’obiettivo principale di Ingenuity sarà proprio sopravvivere al clima estremamente rigido. Anche l’atmosfera del pianeta presenta una sfida del tutto inedita: la densità atmosferica di Marte, infatti, è minore dell’1% rispetto a quella terrestre e proprio per questo motivo l’elicottero è progettato per essere più leggero del normale, con pale del rotore molto più grandi e che permettono una rotazione più veloce di quanto sarebbe necessaria a un elicottero della stessa massa sulla Terra.
«L’ambiente di Marte è ostile» ha affermato Mimi Aung, project manager di Ingenuity al NASA Jet Propulsion Laboratory «Il nostro piano è quello di lavorare qualunque cosa il pianeta rosso ci lanci addosso nello stesso modo in cui abbiamo gestito ogni sfida che abbiamo affrontato negli ultimi sei anni – insieme, con tenacia e molto duro lavoro, e un po’ di ingegno.»
Ciò che Ingenuity “perde” (per necessità) in massa, lo compensa però in intelligenza. A causa delle interruzioni e delle interferenze nelle comunicazioni – dovute alle distanze interplanetarie – il piccolo elicottero non potrà contare subito sul supporto immediato dalla Terra, ma si muoverà con parametri prestabiliti dagli ingegneri durante i test preliminari. Durante il volo, Ingenuity analizzerà i dati dei sensori e le immagini del terreno in modo da mantenere la traiettoria di volo programmata, e supererà le gelide notti marziane grazie al suo termostato automatico, che gli consentirà di mantenersi al caldo.
Il fine ultimo di Ingenuity è quello di rendere concreta una possibilità che fino ad adesso è stata solo raccontata dalla fantascienza: aggiungere la dimensione aerea alle future missioni su Marte, agevolando così la raccolta di dati e immagini ad alta risoluzione e a raggiungere luoghi fino ad ora inaccessibili sulla superficie del pianeta rosso. Il primo volo è previsto per il mese di aprile. Se avrà successo, verrà scritta un’altra pagina dell’esplorazione spaziale.
Francesco di Nuzzo
crediti foto: NASA/JPL-Caltech