Il gin della regina Elisabetta
È stato lanciato sul mercato un distillato interamente prodotto con le erbe cresciute nei giardini di Buckingham Palace
Distillato reale. La regina Elisabetta può adesso vantare un gin tutto suo. Le erbe che crescono nei giardini di Buckingham Palace vengono infatti utilizzate per produrre un gin con il marchio della famiglia reale del Regno Unito. Una trovata che ha già incuriosito i collezionisti e gli amanti del famoso distillato. Il distillato della regina è il risultato del mix di dodici botaniche diverse «che in parte assecondano la tradizione distillatoria inglese (dall’alloro alla verbena agrumata, al biancospino), ma attingono anche alla storia della Corona, come i gelsi introdotti a Londra nel XVII secolo da Giacomo I», come riporta una recensione del sito del Gambero Rosso. Il gin, che ha una gradazione alcolica del 42%, va servito in un bicchiere con del ghiaccio. L’etichetta suggerisce inoltre di aggiungere un po’ di acqua tonica e una fetta di limone. Il prezzo non è esagerato: 40 sterline per una bottiglia da 70 cl, che si può acquistare online ma per il momento soltanto nel regno.
A quanto pare il gin, tra le mura della casa reale più famosa al mondo, non è una novità assoluta. Si dice infatti che la stessa regina Elisabetta, prima di pranzo, ami ancora oggi sorseggiare un bicchiere di Dubonnet, un cocktail proprio a base di gin. Come riportano i media inglesi, la trovata del distillato prodotto con le erbe di Buckingham Palace appare come una originale risposta alla crisi causata dalla pandemia di coronavirus. Anche Buckingham Palace ha infatti dovuto chiudere le sue porte, rinunciando così alle entrate da decenni garantite dalla bigliettazione. A pesare ulteriormente sulle case del palazzo-museo nel cuore di Londra anche la mancata vendita del merchandising legato alla storia e ai personaggi della famiglia reale. Dunque, l’idea del gin. Di sicuro il nuovo distillato ottenuto con erbe e agrumi «selezionati a mano e combinati per creare un gin dal sapore unico e gustoso» non riuscirà a sopperire ai mancati guadagni. Ma almeno riuscirà a garantire qualche entrata in più e a far parlare, ancora una volta, della 94enne regina.
Dario Budroni