Il caffè Trucillo diventa sempre più green
L’azienda salernitana investe sul fotovoltaico e inaugura un impianto che permette di autogenerare il 72% del fabbisogno energetico
Gli anni passano e il loro caffè va alla conquista di nuovi e importanti mercati. E allo stesso tempo diventa anche sempre più green, più rispettoso della natura, più attento alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Il Caffè Trucillo, prodotto da tre generazioni in Campania, celebra adesso il 70esimo anno di attività. E l’ultima e fondamentale novità è questa: la messa in funzione di un imponente impianto fotovoltaico nello stabilimento all’avanguardia alle porte di Salerno. È il frutto di una importante partnership dell’azienda con Enel X. Le pregiate miscele Trucillo, oggi scelte dai migliori locali in Italia e in altri quaranta Paesi nel mondo, nascono così in uno stabilimento in grado di autogenerare il 72% del suo fabbisogno energetico attraverso 350 pannelli fotovoltaici, realizzati con materiali di ultima generazione e che producono 134mila kWh/anno.
Il nuovo impianto fotovoltaico di Trucillo, che è da 100 kWp, permette dunque all’azienda di risparmiare importanti risorse ma anche e soprattutto di ridurre le emissioni di CO2 di 100mila kg in un solo anno. Così l’energia necessaria per tostare, macinare e confezionare il caffè arriva direttamente dal sole che picchia sulla Campania. In più un sofisticato sistema di telegestione permette il monitoraggio da remoto e in tempo reale del corretto funzionamento dell’impianto e, inoltre, di ottenere un servizio di diagnostica predittiva utile a individuare eventuali criticità e a indirizzare tempestivamente le adeguate operazioni di manutenzione.
Di conseguenza, il caffè prodotto dalla Trucillo è oggi rigorosamente più green. «La nostra azienda è nata in casa, nella cantina davanti al mare dove mio padre Cesare, in pieno boom economico, iniziava a tostare e confezionare il caffè – spiega l’ad Matteo Trucillo – Un vantaggio delle pmi, soprattutto se famigliari, è la rapidità di risposta e azione allo scenario di mercato che cambia. Confrontandoci molto con il mercato internazionale, abbiamo captato già diversi anni fa l’evoluzione verso un consumatore sempre più sensibile a prodotti e aziende rispettosi dell’ambiente e della società. Vogliamo continuare a crescere all’estero, e l’investimento nel nuovo stabilimento risponde a questo obiettivo; costruirlo con accorgimenti per il risparmio delle risorse e abbattimento delle emissioni, è stato naturale come bere una tazzina di buon caffè».
Dario Budroni