Gucci Grip, l’icona della Generazione Z
Il Gucci Grip Project coinvolge sei stelle degli street sport mondiali in una serie di video e immagini su Instagram, scattate da sei grandi fotografi
Il Grip di Gucci è uno dei pochi orologi che, negli ultimi anni, ha proposto qualcosa di cui veramente è valso la pena parlare. Non tanto e non solo la forma e la visualizzazione delle ore con dischi girevoli, insolite ma non del tutto originali; nemmeno le combinazioni tra materiali agli antipodi, che sono abbastanza comuni nel mondo dell’orologeria.
Profondamente Gucci
Ciò che rende stuzzicante il Grip è il mix che Alessandro Michele, attraverso la propria visione, ha operato tra gli elementi stilistici e tecnici di cui abbiamo detto poco fa, e il dna del marchio, che il direttore creativo di Gucci ha interpretato portandolo nel mondo degli street sport. Se questo orologio, infatti, si ispira al grip tape che gli skater usano sulle loro tavole, riferendosi alla sua estrema vestibilità al polso, i progetti creativi di Gucci che lo mettono al centro non potevano che ispirarsi all’universo dello skateboard. Sia lo scorso anno, sia oggi. Nel 2019 l’orologio unisex di Gucci era stato fotografato all’interno di diverse comunità mondiali di skateboarding. Ora, Grip è al centro di un nuovo progetto collaborativo che mette in luce il talento degli appassionati degli street sport, per condividere sui social network le loro storie personali e prendere parte a quella che il brand chiama “una esplorazione visiva del loro mondo”. Alessandro Michele ha invitato vari talenti del panorama internazionale dello street sport a partecipare a questo progetto, nel quale l’orologio viene mostrato al polso di un gruppo di persone in differenti città internazionali. Questi sportivi appassionati esprimono la propria individualità attraverso il roller-skating, il basket, lo skateboarding o la breakdance.
I protagonisti del Gucci Grip Project
Sono tutti atleti famosi nel loro mondo: Leo Baker, skater professionista statunitense; Cher Strauberry, musicista americana e prodigio dello skateboarding fin dalla tenera età, che dopo aver lasciato lo skate a causa di diversi infortuni è stata incoraggiata proprio da Baker a risalire sulla tavola; Paperboy Prince, rapper con la passione per il basket; il ballerino francese Sulian Rios; la pattinatrice Sara Lancerio; la longboarder cinese Duo Duo. Diversi i fotografi che hanno collaborato al progetto di Gucci. Marie Tomanova ha scattato Paperboy Prince a New York; sempre nella Grande Mela, l’obiettivo di Melissa Bueno-Woerner ha immortalato Leo Baker; Miriam Marlene Waldner ha invece fotografato Sara Lancerio a Berlino, mentre Brad Elterman ha puntato il proprio obiettivo su Cher Strauberry a Los Angeles. A Parigi, infine, Camille Derniaux ha fotografato Sulian Rios, mentre Han Chang Song ha raccontato per immagini le performance di Duo Duo per le strade di Chengdu, in Cina.
Il progetto
Gli atleti indossano l’orologio Grip per una serie di ritratti e brevi video reels di Instagram, in cui si esibiscono in freestyle personali, dimostrando che lo sport è per tutti e che le regole tradizionali non valgono. Il progetto diventa così un ritratto allegro all’insegna di azione, creatività, inclusione e socialità. La selezione di orologi della collezione Grip presentata nel progetto comprende segnatempo caratterizzati dall’originale cassa di forma quadrata con angoli stondati e finestre con dischi girevoli a indicare ore e minuti. Un design unico, pensato per uno stile molto contemporaneo, valorizzato dalle immagini e dai video realizzati dai fotografi. Oltre che sui social network, il progetto ha anche un altro importante risvolto digital. Per celebrare l’iniziativa, sette versioni dell’orologio Grip fanno il loro debutto nella sezione dell’App Gucci che consente ai clienti di “provare” virtualmente gli orologi della Maison. Attraverso una tecnologia di realtà aumentata, disponibile su iOS, gli utenti hanno la possibilità di scoprire che effetto avrà l’orologio una volta indossato, semplicemente puntando la fotocamera del dispositivo sul proprio polso. Un orologio e un progetto che portano i segnatempo di Gucci in uno dei terreni ancora tutti da esplorare da parte dei grandi marchi dell’orologeria, quello della cosiddetta Generazione Z. Target ambito ma difficile, al quale bisogna parlare con il linguaggio giusto e con i prodotti più in linea con il suo gusto e la sua sensibilità. Il progetto, centratissimo in questo senso, è un motivo in più che il Grip dà per far parlare di sé.
Davide Passoni