Borgo Office, lo smart working in campagna

I lavoratori da remoto sono trattati come ospiti, e con Borgo Office potranno scegliere di acquistare un piccolo pacchetto di sostegno al termine del soggiorno

L’emergenza sanitaria ci ha costretto fino ad ora di sognare ad occhi aperti. Lo smart working ha praticamente cambiato la nostra concezione del lavoro, che è entrato di soppiatto nelle nostre case. Non tutti i lavori, certo. Il settore terziario è quello che più ha reagito a questo momento di crisi, non solo adattandosi alla situazione di crisi, ma anche rilanciandosi tramite delle iniziative destinate ad affermarsi anche dopo l’emergenza. Borgo Office sta facendo proprio questo: istituire un modello di bleasure tutto italiano, selezionando le migliori strutture agricole presenti a livello nazionale.

Come funziona
La piattaforma italiana sta mettendo a disposizione dei lavoratori digitali alcuni pacchetti di “smart working & farm supporting” da usufruire in diverse città italiane. Mai come in questo momento i piccoli borghi stanno ricevendo un profondo interesse che va oltre l’aspetto turistico. L’approccio di Borgo Office è di un percorso incentrato su queste attività agricole, con la loro storia, i suoi prodotti e i suoi servizi di accoglienza. Il punto centrale sta proprio in questo: realizzare un modello dove tutti e tre gli attori coinvolti possono dirsi soddisfatti. Il gestore dell’azienda può ricevere un supporto importante in un momento di grande incertezza; i lavoratori possono stare in smart working possono in un luogo splendido e brioso; e le città stesse possono raccogliere nuove energie per rilanciarsi e proporre le proprie bellezze ai turisti.

I pacchetti di sostegno
Tutto questo, sulla carta, è gratuito. Il che ha generato non poche perplessità a chi si è trovato di fronte all’offerta di Borgo Office. Come è possibile che il pernottamento è gratuito? I costi di gestione e l’energia consumata non sono aspetti di poco conto. Il sito però è chiaro: l’alloggio, che può essere anche di un solo giorno, è a costo zero. Ma quando si sceglie il borgo e l’azienda agricola, c’è un’opzione, non obbligatoria, che permette di sostenere la struttura dopo il soggiorno. Il “pacchetto di sostegno” è un gesto simbolico, ma anche un ricordo di quel momento passato a contatto con la natura. Si possono portare a casa le specialità del territorio, dai prodotti caseari a quelli vitivinicoli.

Lo studio di Airbnb
Borgo Office nasce come risposta a una domanda in continua crescita. Lo studio di Airbnb di ottobre 2020 è la conferma di una tendenza sempre più diffusa dello smart working in alcuni borghi d’Italia. Il campione di 2000 dipendenti del terziario sostiene che questo nuovo modello garantisce una flessibilità nella gestione del proprio tempo e degli spazi. E questo, va a influire sulla felicità del singolo. Due utenti su tre (il 66%) sono infatti disposti a programmare il proprio lavoro da remoto lontano dalla propria casa, attratti dalla bellezza di alcuni paesi che fino a quel momento si potevano raggiungere solo durante una vacanza.

Il concetto di bleasure si è dunque stravolto, perché se prima si poteva approfittare di un viaggio di lavoro per allungarlo in una breve sosta lontana dalla propria città, ora è la vacanza che si può adattare alle proprie esigenze lavorative, come dimostra il 78% del campione che è intenzionato di sfruttare entrambi i momenti durante il loro soggiorno. La pandemia, continua la ricerca, sta consentendo agli utenti di cercare un metodo alternativo fuori dagli ambienti di lavoro, con una particolare attenzione verso destinazioni come la casa vista mare (39%), lo chalet in montagna (20%), la casa al lago (13%), l’attico in una grande città (7%) e la casa in una città diversa (6%). Lo smart working, sperimentato in questi mesi, viene promosso dal 66% dei lavoratori, che sottolineano gli ottimi benefici fisici e mentali ricevuti lungo la loro piacevole sosta in questi borghi, sia in termini di produttività che di creatività. Non resta che preparare i bagagli e partire.

Riccardo Lo Re