ASMR Video Art Pop-Up, va in mostra l’arte sensoriale
A Times Square si è tenuta una mostra su questo particolare fenomeno dell’Internet
ASMR. Forse questo nome non vi dice niente, ma sicuramente anche voi avete provato almeno una volta nella vita quel brivido lungo la schiena che provoca una leggera sensazione di relax, magari a causa di un rumore o di un sussurro in una stanza altrimenti silenziosa. Questa sensazione ha lanciato un fenomeno del web, con tanto di content creators e sezioni video dedicate all’ascolto e alla fruizione di suoni “stimolanti” e rilassanti
Dal 9 febbraio e fino al 4 di marzo è stato possibile vedere, nella celebre Times Square di New York, la ASMR Video Art Pop-Up, un’esposizione temporanea organizzata dalla piattaforma web Daata – specializzata in digital media art – e dalla start-up newyorkese Infinite Objects, composta da 48 opere d’arte ispirate a questo particolare e popolare fenomeno del corpo. Oltre che ammirare le opere esposte, è stato possibile anche acquistarle, per prezzi che variano da 320 fino ai 15mila dollari.
Un’arte “da brividi”
L’ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response – Risposta Sensoriale Meridiana Autonoma) è una sensazione piacevole di formicolio o intorpidimento che alcune persone provano come risposta a determinati stimoli sensoriali, come possono essere i suoni leggeri e ripetitivi, movimenti lenti e delicati delle mani o la sensazione di un oggetto che sfiora la pelle. La sensazione provata è spesso descritta come rilassante e calmante, e sempre più persone guardano video di ASMR per indurre questo stato di rilassamento e lo usano come forma di terapia alternativa per la riduzione dello stress, anche se non ha alcuna valenza medica. L’ASMR è diventato in poco tempo così popolare da creare una vera e propria professione da parte dei content creator sui principali canali social e piattaforme video, come YouTube e Twitch. Le tipologie di questi video – visualizzati da milioni di persone ogni sera – possono spaziare dalla semplice ripetizione di suoni e rumori “bianchi” (statico del televisore, rumore dell’asciugacapelli) fino a roleplay complessi e articolati, spesso ispirati alle più recenti tendenze dell’intrattenimento e della cultura pop.
Francesco di Nuzzo