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Alta Orologeria tra presente e futuro. E nove grandi segnatempo

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24/06/2019

Una riflessione sul senso dell’Alta Orologeria oggi e nove motivi “indossabili” per capire quanto futuro ha davanti.

Ha senso, nel 2019 fare Alta Orologeria e raccontarla? È la domanda che si pongono in molti; più chi scrive di orologi, in realtà, anziché chi li produce.
Una risposta scontata? Perché in un mondo sempre più connesso, nel quale specialmente le nuove generazioni vivono un presente perenne, dove il senso del tempo è il “non-tempo” dei social network e dove l’ora è una funzione secondaria dello smartphone o, nella migliore delle ipotesi, dello smartwatch, un orologio meccanico appare fuori luogo come un moscerino annegato in un Moscow Mule.
Tutti gli indizi, quindi, sembrerebbero portare la risposta alla domanda iniziale in una sola direzione: NO. Indizi di reato: omicidio. Vittima: l’orologio meccanico. Colpevole: la cultura dell’hic et nunc, del qui e ora.
Eppure… eppure qualcosa ci fa credere che l’Alta Orologeria, lungi dall’essere morta, abbia di fronte a sé ancora secoli di vita, almeno tanti quanti ne ha alle spalle. Salvo politiche suicide del genere umano. Ma questo è un altro discorso.

Alta Orologeria come volano d’impresa

Intanto, l’Alta Orologeria è banalmente industria. Un sistema produttivo che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone nel mondo, che sostenta in parte l’economia di un Paese (la Svizzera), che produce e vende (meno di una volta) perché l’offerta segue la domanda. Fino a quando questa banale regoletta dell’economia reale resterà in piedi, l’Alta Orologeria avrà un futuro.
Poi, al di là delle cassandrate sulla tecnologia che ucciderà la meccanica e la passione (non si diceva anche che internet avrebbe ucciso la carta stampata?), l’Alta Orologeria continuerà ad avere, agli occhi dell’appassionato, una funzione altra rispetto a quella di segnare l’ora.
Principalmente, crediamo, la funzione di riconciliarci con il bello, prima che con il tempo.

La bellezza ci salverà

Perché sì, è vera tutta la visione filosofica dell’orologio capace di rendere misurabile ciò che non lo è, di dare forma e sostanza alla materia più preziosa e meno disponibile che abbiamo tra le mani, di marciare più o meno velocemente a seconda della sua capacità di sincronizzarsi con il nostro tempo interiore e bla bla bla…
Alla fin fine, però, la creazione di Alta Orologeria rimane prima di tutto un oggetto BELLO. Qualcosa di ben fatto, che vale la pena di essere portato anche solo per essere contemplato, magari dimenticandosi della funzione per la quale è nato e dando un valore intimo e prezioso, fosse solo per pochi minuti, al tempo che esso stesso dovrebbe misurare.
Una funzione catartica dell’Alta Orologeria che potrebbe darle un senso, al di là del suo essere economia reale e creatrice di oggetti di pratica utilità.
Parlando una volta con il brand ambassador di un marchio di orologeria, costui ci disse che per lui, a volte, l’orologio era come un acquario: qualcosa da contemplare in silenzio, per minuti, liberando la mente. Un paragone illuminante e, a nostro avviso, quanto mai vero.
Dopo tutto ciò, quindi, spazio ad alcune delle più belle creazioni di Alta Orologeria degli ultimi mesi. Perché ciascuno, se può, si metta il proprio acquario al polso.

A. Lange & Söhne Lange 1 Tourbillon 25th Anniversary

Cassa da 41,9 mm in oro bianco; movimento a carica manuale; tourbillon; calendario perpetuo; grande datario; fasi lunari; quadrante in argento massiccio; edizione limitata a 25 pezzi.

Blancpain Air Command

Cassa da 42,5 mm in acciaio; movimento automatico; cronografo con funzione flyback; scala tachimetrica; contatori azzurrati; ghiera girevole bidirezionale; edizione limitata a 500 pezzi.

Breguet Classique Tourbillon Extra-Plat Squelette 5395

Cassa da 41 mm in oro rosa; movimento automatico; quadrante in vetro zaffiro; giro delle ore decentrato con numeri romani; lancette Breguet a “pomme évidée” in acciaio azzurrato.

Jaquet Droz Grande Seconde Skelet-One Ceramic

Cassa da 41,5 mm in ceramica; movimento automatico scheletrato; quadrante e fondello in vetro zaffiro; lancette azzurrate; cinturino in tessuto.

Parmigiani Fleurier Toric Chronomètre Guilloché

Cassa da 40,8 mm in oro rosso; movimento automatico; quadrante guilloché “Grain de riz”; lunetta zigrinata a mano; certificato COSC.

Patek Philippe Calendario Annuale Regolatore

Cassa da 40,5 mm in oro rosa; movimento automatico; indicazione di ore e minuti secondo la modalità “Regulateur”; quadrante satinato.

Piaget Altiplano Tourbillon

Cassa da 41 mm in oro rosa; movimento a carica manuale; quadrante in meteorite blu; tourbillon decentrato a ore 2; spessore 4,6 mm; edizione limitata a 20 pezzi.

Roger Dubuis Excalibur One-off

Cassa da 47 mm in carbonio; doppio tourbillon volante inclinato a 90°; doppio disco delle ore saltanti con lancetta per i minuti e contatore delle ore saltanti; pezzo unico.

Rolex Yacht-Master 42

Cassa da 42 mm in oro bianco; movimento automatico; riserva di carica fino a 70 ore; ghiera girevole unidirezionale con inserto in ceramica; cinturino in Oysterflex.

Davide Passoni

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